Sabin Pocket Garden vuole favorire processi di integrazione nella comunità e diffondere la cultura degli spazi comuni attraverso un percorso di partecipazione: co-progettazione, co-produzione, auto-manutenzione. Rivitalizza e riqualifica le aree esterne del plesso scolastico A. Sabin attraverso la partecipazione e la collaborazione per valorizzare l’uso sociale dello spazio pubblico come ambito privilegiato di interazione/integrazione della comunità.
La scuola Albert Sabin, situata in corso Vercelli 157, nel cuore del quartiere Barriera di Milano, accoglie 613 alunni, di cui 406 stranieri. La realtà scolastica riflette la realtà del quartiere: esistono numerosi gruppi etnici, molto chiusi, con alte barriere di diffidenza e vi sono fenomeni di degrado territoriale e profonda povertà culturale. Si è riscontrata quindi la necessità di attività che permettano l’integrazione tra bambini e famiglie di etnie diverse, favorendo l’incontro attraverso attività ludiche e pratiche in cui le differenze linguistiche e culturali non costituiscano un limite alla comunicazione.
L’obiettivo generale che si propone il progetto è quello del riconoscimento dell’istituzione scolastica come luogo di incontro e crescita e di educazione alla cittadinanza, la valorizzazione delle aree esterne della scuola per promuovere l’integrazione ed il legame sociale, l’incontro tra le culture, la cura dei beni e la collaborazione tra le persone.
Il prendersi cura dello spazio pubblico, inteso come spazio proprio e di tutti, oltre a completare le necessità educative e formative dei bambini, permette alla scuola di rafforzare il ruolo di centro di riferimento per la collettività, alle persone di costruire e fortificare le relazioni sociali e di rendere partecipi le persone alla valorizzazione del bene comune. Alla base del progetto di riqualificazione c’è l’idea che spazi di qualità, pensati in condivisione con la comunità, possano condurre ad un maggior rispetto per i luoghi della collettività, facilitare la didattica all’interno dell’ambiente scolastico e favorire l’integrazione tra le famiglie. Lo spazio pubblico viene valorizzato tramite un processo partecipativo che prevede:
– cicli di laboratori di scrittura, arte, teatro, design, giardinaggio/agricoltura urbana con i bambini, periodicamente aperti alle famiglie, per coinvolgere gli adulti grazie ai più piccoli;
– restituzione alla collettività di un bene comune, un luogo fatto di storie, di incontri, di esperienze;
scuola come teatro della Città sul territorio.

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Architettura Senza Frontiere Piemonte ONLUS

Architettura Senza Frontiere Piemonte onlus (ASF Piemonte) interviene con progetti di cooperazione e sviluppo locale nei Paesi del Sud del mondo e sul territorio nazionale, nelle situazioni di emergenza sociale, urbana e territoriale.
É presente a Torino dal 2006 come sede regionale di Architettura Senza Frontiere e nel febbraio 2010 si è iscritta al registro delle onlus piemontesi.
Aderisce al network internazionale “Architecture sans Frontiéres”, alla rete nazionale “Architettura senza Frontiere” e, come socio osservatore, al consorzio ONG Piemonte.

via accademia albertina 40 10123 torino
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