Si tratta di un progetto d’intervento umanitario volto a migliorare le condizioni della popolazione indigente dell’Area Rurale di Mandiavato che versa in situazione di grave disagio sociale ed economico e in cui vivono più di 23.000 abitanti in condizione di grave povertà.

Essendo in quest’area molto alta la mortalità infantile ed esistendo un solo centro sanitario troppo costoso a chilometri di distanza, nel 2015 è stata inaugurata la Petit Clinique Medicale Don Orione, una struttura polifunzionale nata per dare un aiuto concreto in questa situazione di grave carenza sanitaria tramite diversi servizi (visite mediche, piccoli interventi, assistenza pediatrica, ginecologia, ecc.) e con oltre 250 pazienti al mese in oltre 5 anni di attività.

Poiché circa 60 donne partorienti all’anno non vogliono rivolgersi agli ospedali pubblici per gli elevati costi e lo scarso livello di assistenza, è emersa la necessità di allestire un reparto “maternità” separato, una nuova Unità di Maternità, dove accogliere le Donne che hanno una gestazione difficoltosa, le partorienti che non sanno dove recarsi o quelle che hanno partorito ma che necessitano di assistenza post-parto.
Si è anche riscontrato il bisogno di seguire alcuni neonati nella crescita in età evolutiva che risente, ovviamente, del precario stato di salute delle madri, delle scarse condizioni igieniche e del limitato livello culturale.
Nel 2020 la Congregazione, disponendo già dei permessi statali per ampliare l’attività di cura, ha iniziato quindi la realizzazione di una struttura separata dedicata alla Maternità e alla Neonatologia, per accogliere gestanti e neonati.

Dopo i primi positivi risultati ottenuti, il progetto si prefigge di ampliare l’accesso alle cure di base alla popolazione, migliorando anche le possibilità di cure salva-vita per neonati e gestanti e di diffondere ai pazienti informazioni educative di base su principali problemi di salute e igiene di base.
Insieme alla Congregazione, è stata redatta una lista di strumenti e materiali necessari per rendere operativa l’Unità di Maternità e disposto il rifornimento di alimenti specifici per l’infanzia per prevenire la malnutrizione e l’insorgere di patologie correlate.

ATTIVITA’
1. Allestimento dell’Unità Maternità e approvvigionamento di medicinali, apparecchiature e materiali consumabili.
2. Formazione di due infermiere in loco da impiegare nella Clinica.

BENEFICIARI DIRETTI E INDIRETTI
• Mamme, bambini e popolazione del circondario che potranno vedere soddisfatte le esigenze sanitarie di base;
• Bambini 0-2 anni curati con alimenti specifici;
• Bambini cardiopatici che avranno una speranza di cura;
• Personale locale che potrà beneficiare della formazione;
• Welfare del Paese e tessuto sociale che potranno beneficiare di una migliore capacità di cura non dovendo far fronte agli elevati costi per la salute e le terapie.

Con 500 euro sarà possibile acquistare materiali consumabili (guanti, cotone, catetere vescicale, alcool, biancheria, disinfettanti, siringhe, ecc.) per l’Unità di Maternità;
Con 2.000 euro sarà possibile coprire i costi per la formazione per due infermiere per tre anni;
Con 5.000 euro sarà possibile acquistare un tavolo per la rianimazione neonatale.

 

totale raccolta

666€

ASSOCIAZIONE CUORE FRATELLO ONLUS

L’Associazione Cuore Fratello Onlus opera ogni giorno per garantire il diritto alla salute dei più deboli, focalizzando la propria attenzione in particolare sui bambini cardiopatici nei Paesi in Via di Sviluppo.

OBIETTIVI DELL’ASSOCIAZIONE

  • CURARE: intervenire concretamente per aiutare a soddisfare le necessità sanitarie dei bambini a cui non è garantito il diritto alla salute a causa della povertà. È infatti elevata la mortalità infantile, specie quella sotto i 5 anni.
  • OSPITARE: accogliere i parenti che accompagnano i malati per agevolarli nella permanenza a San Donato Milanese e sostenerli nell’esperienza dell’assistenza.
  • INCONTRARE: accompagnare e sostenere chi si trova a vivere il dolore in solitudine nelle corsie del Policlinico San Donato.

PAESI DI INTERVENTO
Italia, Camerun, Kosovo, Liberia, Madagascar, Nepal, Kurdistan Iracheno, Congo e tanti altri.

In particolare, il Madagascar è uno dei paesi più poveri del mondo: la maggior parte dei suoi abitanti vive sotto la soglia di povertà e la carenza sanitaria rappresenta una grave piaga sociale. Molte persone rinunciano a farsi curare perché i servizi sanitari sono a pagamento, le strutture ospedaliere non offrono tutto il necessario per la permanenza e tanti esami non sono eseguibili, perché mancano le attrezzature adeguate.
La situazione del Madagascar sotto il profilo sanitario è quindi, come in molti Paesi africani, molto deficitaria, anche se nell’ultimo cinquantennio è andata migliorando, grazie ad un aumento delle strutture sanitarie ed il crescente numero di medici.

Nonostante questo, il sistema sanitario non è in grado di sostenere casi d’urgenza che prevedano interventi delicati e complessi che richiedono il trasporto sanitario verso zone meglio attrezzate.

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