Tutto inizia a Milano alle soglie di un nuovo millennio con una mamma che assiste la sua bimba ricoverata d’urgenza in ospedale. La paura è tanta, ma dai volontari e dalle volontarie lei trova supporto e conforto. Dopo una notte piena di apprensione, al mattino i bimbi sorridenti “sciamano” verso una… sala gioco! La mamma fa a sé stessa una promessa: “Se tutto andrà bene, aprirò a Torino un’associazione di volontari in ospedale proprio come questa”.
Così a marzo 2001 nasce a Torino, grazie alla volontà di una mamma e alla disponibilità del Prof. Giuseppe Ferrari e del Dott. Mario Frigerio, l’Associazione Bambino in Ospedale (ABIO) per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale.
ABIO Torino ODV è parte di Fondazione ABIO Italia, presente in 17 regioni e che conta 55 associazioni ed opera in 193 reparti pediatrici.
ABIO Torino ODV mette in atto progetti per migliorare la permanenza in ospedale dei piccoli pazienti e dei loro famigliari e cura l’allestimento delle sale gioco negli ospedali, dove è presente con i suoi 300 volontari e oltre 25.000 ore di presenza annuale in ospedale e circa 8.000 turni di servizio.
Inizialmente presente solo all’Ospedale Mauriziano, ABIO Torino ODV cresce entrando in sette reparti dell’Ospedale Pediatrico Regina Margherita, al Martini e infine all’Ospedale Maggiore di Chieri. Oggi, presso l’Ospedale Mauriziano e l’Ospedale Maggiore di Chieri sono presenti solo su specifica richiesta.
ABIO Torino garantisce il servizio tutti i giorni dalle 9 alle 21 con turni di 3 ore nei reparti, negli ambulatori e al pronto soccorso pediatrico.
Dove ci sono i volontari ABIO, c’è una sala gioco allestita, arredata e piena di giocattoli e colori per far sorridere i piccoli pazienti in uno spazio di normalità e per attenuare i fattori di rischio derivanti dall’ospedalizzazione. I volontari e le volontarie ABIO si occupano di sostenere e accogliere presso i reparti i pazienti, facendo giocare i bambini più piccoli, intrattenendo gli adolescenti e supportando le loro famiglie.
I principali obiettivi dell’associazione:
- ridurre al minimo il potenziale rischio di trauma che ogni ricovero presenta, collaborando con le diverse figure operanti in ospedale per attuare, ciascuno nel proprio ruolo, una strategia di attiva promozione del benessere del bambino e dell’adolescente;
- attivare il servizio ABIO nel maggior numero di reparti pediatrici della città, per far sì che ogni bambino, ogni adolescente e ogni famiglia possano contare sul sostegno qualificato dei suoi volontari;
- promuovere interventi ludici e di sostegno per facilitare una permanenza serena all’interno del contesto ospedaliero;
- sviluppare tra operatori e opinione pubblica una crescente attenzione alle indicazioni previste dalla “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale”.
A fianco di volontari, bambini, adolescenti e famiglie c’è un’organizzazione solida e ben strutturata, ci sono collaborazione ed esperienza, ma qualcosa di speciale rende questa realtà davvero unica: la magia che i volontari portano in reparto.
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