CONTESTO DI REIFERIMENTO

Gli ultimi studi evidenziano chiaramente che in Italia i giovani stanno soffrendo. L’analisi Censis 2022 descrive una generazione di invisibili, spenti e sfiduciati, sempre più preda di agorafobia, depressione e disturbi dell’alimentazione, che dopo la pandemia guarda con ancora più pessimismo al futuro.

Tra i dati più impattanti troviamo:

  • il 48% ha sviluppato una sorta di agorafobia, paura di frequentare luoghi affollati;
  • il 47% si percepisce fragile;
  • il 12,7% abbandona la scuola;
  • il 32% si sente solo, quota che sale al 39% tra i giovanissimi, specie se vivono in piccoli Comuni.

Per Eurostat, in Italia ogni anno 110.000 alunni sono toccati da assenteismo, abbandono, frequenza passiva o accumulo di lacune che possono inficiare le prospettive di crescita culturale e professionale dello studente.

Inoltre, le statistiche condotte più recentemente dalle Nazioni Unite riportano che 1 bambino su 3, compreso tra i 13 e i 15 anni, ha subito episodi di bullismo o cyberbullismo. Soprattutto ai nostri giorni il cyberbullismo è uno dei fenomeni che più si sta diffondendo in maniera radicale, tant’è che alcune indagini riguardanti solo i paesi più industrializzati evidenziano che la percentuale di ragazzi che lo hanno già sperimentato varia tra il 5% e il 20%, e che manifestano conseguenze psicologiche, psicofisiche e psicosomatiche legate, nella maggior parte dei casi, a disturbi dell’alimentazione e del sonno, diventando così spesso un fattore determinante per l’abbandono precoce della scuola. L’UNICEF crede che questi fenomeni debbano essere contrastati per cui il bisogno globale sarebbe quello di promuove interventi politici efficaci e misurati.

Un questionario specifico rivolto ai giovani in Emilia-Romagna riporta che: per quanto riguarda l’ambiente scolastico l’emozione prevalente è l’ansia, indicata dal 77,4% del campione, seguita da noia (55,9%) e insicurezza (48,9%). In famiglia invece al primo posto troviamo la fiducia (45,9%), seguita da rabbia (25%) e gioia (17,2%).

È quindi evidente che è necessario intervenire sui giovani, dare loro possibilità di accesso ai servizi educativi e aggregativi di qualità. In particolare, è fondamentale insegnare ai giovani e ai giovanissimi quelle abilità che consentiranno loro di muoversi “in modo opportuno”, gestendo le proprie e le altrui emozioni con equilibrio.

IL PROGETTO

Destinazione Vita – Life skills: il bagaglio necessario per raggiungere la meta

Le donazioni di questa settimana supporteranno le iniziative dedicate ai giovani, il vero cuore della mission di Fondazione in Oratione Instantes.

Si tratta dell’ultimo progetto, che nasce dall’esigenza di dotare i giovani di strumenti educativi accessibili, concorrendo così alla repressione della povertà educativa e effettuando un’azione preventiva che permetta che il malessere non si cronicizzi in una situazione patologica (oggi fenomeno sempre più evidente). In particolare, l’obiettivo è focalizzarsi sulle life skills, il loro apprendimento e la loro attuazione per i giovani dai 13 ai 23 anni, come strumento principale per affrontare la realtà contemporanea.

Il progetto si propone di attuare azioni volte alla creazione di nuove opportunità educative e formative gratuite, che rispondano alle esigenze delle nuove generazioni. In particolare, con questa iniziativa ci si vuole focalizzare sulla consapevolezza che il cambiamento è possibile soltanto laddove il processo e le attività siano condivise con il contesto di riferimento, per questo il progetto sarà rivolto ai giovani, ma anche chi con i giovani si relaziona quotidianamente: genitori e insegnati, in primis.

La raccolta fondi sarà incentrata sulle attività di sviluppo dei talenti dei ragazzi, delle competenze relazionali e di supporto-gestione di stati d’ansia e di paura: in particolare, il Teen Coaching e i Laboratori sulle Life Skills comprendono quelle azioni che possono concretamente migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni e prevenire la cronicizzazione del disagio che porta a ricadute patologiche.

 

SPORTELLO TEEN COACHING

Il Coaching è un processo di partnership finalizzato al raggiungimento degli obiettivi definiti con il Coachee (ovvero il beneficiario del percorso). L’agire professionale del Coach facilita il Coachee nel migliorare le prestazioni personali mediante la valorizzazione e il potenziamento delle sue risorse, capacità personali e competenze. Queste influenzano il potenziamento dei risultati e più in generale del benessere del Coachee.

Si tratta di un vero e proprio periodo di allenamento, di Coaching appunto. L’argomento e l’obiettivo del percorso sono scelti dal protagonista di quest’ultimo e non dal Coach.

Nello specifico, il Teen Coaching è finalizzato a supportare gli adolescenti nella conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie capacità e della propria vocazione al futuro, sia in ambito privato che scolastico.

Tra gli obiettivi principali vi sono:

  • Assumere maggiore consapevolezza di sé e delle proprie azioni
  • Elaborare e restare focalizzati sugli obiettivi di vita, scolastici o sportivi
  • Definire una rotta da seguire durante questo periodo di transizione così delicato, dal “qui ed ora” – dove gli equilibri del passato sono stati rotti ed è necessario, oltre che attendere, costruire una forte identità e nuove fondamenta – verso l’età adulta, il “là e allora”.

Il Teen Coaching supporta l’adolescente che:

  • manca di motivazione o non riesce ad esprimere il proprio potenziale
  • ha poche idee sul suo futuro (scolastico o professionale)
  • è alla ricerca di una sua strada nella vita
  • desidera allenare il suo potenziale per diventare più sicuro, sereno e quindi efficace.

Formato: la proposta prevede la realizzazione di un servizio di coaching per ragazzi a sportello online. Si prevede di creare un appuntamento educativo fisso durante la settimana in orario pomeridiano (con la possibilità di una prima seduta a cui partecipino anche i genitori degli studenti minorenni).

 

LABORATORI SULLE LIFE SKILLS

NARRARE LE EMOZIONI

Il conduttore, attraverso lo strumento della narrazione come oggetto laboratoriale all’interno dell’esperienza educativa, stimolerà il gruppo di lavoro al dialogo e al confronto, coinvolgendo i ragazzi e le ragazze attraverso giochi di ruolo(attività di Role Play), visione di filmati, immagini e letture, strategie di

cooperative learning. Nell’intento di mettere al centro i ragazzi tutti, attraverso un criterio pedagogico volto all’autodeterminazione, alla riflessione, comprensione e gestione delle emozioni, si vuole portare chi partecipa alla riflessione. Gli incontri non si limitano ad essere delle lezioni frontali, ma sono un insieme di esperienze laboratoriali, esperienze dirette e simulazioni, attraverso il learning by doing, la supervisione e le metodologie didattiche partecipative ed interattive.

Finalità

  • Educare alle emozioni;
  • Decostruire stereotipi e pregiudizi;
  • Potenziamento dell’autostima;
  • Potenziamento della motivazione intrinseca.

Obiettivi generali

  • Incontrare la narrazione nei contesti educativi;
  • Fornire strumenti per riconoscere, gestire le proprie e altrui emozioni;
  • Fornire strumenti per formare sensibilità, abilità specifiche e competenze relazionali efficaci;
  • Attivare interventi educativi di prevenzione del disagio e di promozione del benessere nonché di gestione delle difficoltà negli ambiti scolastici, educativi, sociali;
  • Conoscere e leggere i segni del disagio propri delle diverse fasi evolutive;
  • Comprendere l’importanza della complessità nella nostra società;
  • Pensare spazi creativi e inclusivi.

Obiettivi specifici

  • Riflettere sulla propria e sull’altrui esperienza;
  • Riconoscere e gestire le emozioni;
  • Riconoscere l’importanza della cooperazione;
  • Conoscere e rispettare sé stessi e gli altri;
  • Comprendere la diversità come opportunità di crescita;
  • Rifiutare ogni forma di superficialità, soprattutto quella legata al giudizio sull’altro.

Il percorso laboratoriale, condotto da uno psicologo, affrontando tutte le 10 life skills riconosciute dall’OMS, permetterà di acquisire maggiore consapevolezza di sé, delle proprie emozioni ed apprendere strategie per affrontare i conflitti in modo ottimale. Un’occasione per mettersi in gioco e imparare a stare bene con gli altri, sviluppare le abilità sociali, imparare ad ascoltare ed esprimersi, collaborare e fare squadra scoprendo le proprie qualità e talenti.

Life Skills trattate:

  • Consapevolezza di sé
  • Gestione delle Emozioni
  • Gestione dello Stress
  • Comunicazione Efficace
  • Relazioni Efficaci
  • Empatia
  • Pensiero Creativo
  • Pensiero Critico
  • Capacità di Prendere Decisioni
  • Problem Solving

Finalità

Scoprire attraverso le life skills strumenti pratici nella vita quotidiana per:

  • Trovare equilibrio e fiducia in sé stessi
  • Sperimentare nuove relazioni amicali
  • Ridurre lo stress scolastico
  • Ridurre i conflitti familiari

Formato: 8 incontri di 2 ore ciascuno per 2 gruppi divisi per fasce d’età.

FONDAZIONE IN ORATIONE INSTANTES

Fondazione In Oratione Instantes è dedicata alle nuove generazioni e rappresenta l’unione tra intenti umani, sociali e spirituali. L’idea della fondazione è nata per preparare le nuove generazioni al futuro.

Nasce dal desiderio dei due fondatori, Paola Carotenuto e Barbara Bolelli, di creare una realtà di aiuto che intervenga realizzando azioni di solidarietà per quanti sono in stato di difficoltà, in particolare i giovani e le loro famiglie.

La fondazione ha il desiderio di far riacquisire loro il diritto di sperare e supportarli nel soddisfare le necessità dell’intimo percorso di scoperta di sé, per riscoprire i loro talenti, coltivandoli e valorizzandoli.

Via Picchio 21 40024 Castel San Pietro Terme (BO)
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