Oltre 600 milioni di indiani (circa la metà della popolazione) provvede ai propri bisogni all’aria aperta. In India, infatti, circa il 70%delle case è sprovvista del bagno. (Dati UNICEF)

La mancanza di servizi igienici in India arriva a essere persino un problema di sicurezza per le donne. Come ha dimostrato lo stupro di due minorenni nel 2014, assalite in un villaggio dell’Uttar Pradesh dopo che erano uscite per andare a fare i loro bisogni in un campo. Una pipì può trasformarsi in un incubo. E così, dopo anni a promuovere i benefici igienici dei water, ora gli Stati Indiani e le ONG preferiscono usare le donne come ambasciatrici delle toilette. E promuovere i bagni come grimaldello per la sicurezza femminile.

Defecare all’aperto per le bambine e le donne in alcune regioni significa rischiare di essere rapite o abusate sessualmente nella ricerca di un luogo appartato. Non solo: molte bambine nel mondo iniziano a saltare giorni di scuola quando entrano nella pubertàproprio per la mancanza di servizi igienici nelle scuole.

Sensibilizzare su chi, nel mondo, non ha accesso ai servizi igienici è lo scopo della Giornata Mondiale del Gabinetto, che si celebra ogni 19 novembre. È, infatti, un diritto umano quello di avere acqua pulita e servizi igienici adeguati! La recentissima Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile affronta questo problema all’obiettivo n°6: “assicurare a tutti l’accesso all’acqua e ai servizi igienici”.

Consapevole della necessità di ridurre i rischi legati alla penuria di bagni, AFLIN si è inserita nella rotta di un’importante iniziativa promossa dal Governo Indiano, e ha ideato il Progetto “Toilette: io la faccio qui!

10 bagni per 10 famiglie: il progetto è stato lanciato grazie a un gruppo di blogger italiani, e ai sostenitori che hanno reso possibile attuarlo. Finora sono stati costruiti 6 bagni e AFLIN è vicina all’obiettivo!

Per costruire un bagno completo dotato di water, lavabo e doccia, acqua calda, fossa biologica ed elettricità, in India servono €600. Nella realizzazione delle strutture è stata coinvolta la manodopera locale, in modo da sostenere la microeconomia della comunità di Pushkar, e, all’insegna del ponte di solidarietà fra i due Paesi (Italia e India), vi è stato aggiunto un tocco di italianità.

L’amico artista Mario Pugliese, di Gioia del Colle, ha disegnato una piastrella speciale, e l’azienda Gemanco Design di Modugno l’ha prodotta: design e know-how italiani per un progetto indiano.

Ma AFLIN sa che il proprio compito va ben oltre l’aspetto pratico. Si tratta infatti non solo di un progetto promotore della sicurezza e del rispetto della sfera intima personale, ma anche di un progetto educativo: non basta costruire nuovi bagni, ma serve insegnare alla popolazione a usarli!

AFLIN – FILO DI LUCE INDIA ONLUS

AFLIN – Filo di Luce India Onlus è un ponte di solidarietà tra Italia e India.

L’associazione è costituita da un gruppo di volontari nonché professionisti attenti e sensibili a coloro che vivono in contesti socialmente disagiati.

Svolge la propria attività nell’ambito dell’assistenza sociosanitaria e dell’istruzione e si occupa soprattutto delle donne e dei bambini provenienti da famiglie e da aree svantaggiate, per garantire la loro progressiva inclusione e integrazione nel tessuto socioeconomico locale, migliorare le loro condizioni di vita, di studio e di lavoro.

AFLIN iniziato a operare nelle aree rurali di Pushkar, città sacra degli Indù nello Stato del Rajasthan, per poi ampliare il campo d’intervento anche all’immensa Mumbai, in Maharashtra, dove ha stabilito nuove collaborazioni.

“Se Sai, Sei. Se non sai, sarai in balia altrui.”

Il proposito ha un indirizzo ben preciso: garantire a un numero sempre maggiore di bambine e bambini indiani un futuro libero e dignitoso, il diritto di essere, emanciparsi, sapere.

AFLIN, infatti, riconosce nell’istruzione lo strumento principale della crescita personale e dell’emancipazione e fra gli obiettivi prioritari c’è, dunque, quello di portare e diffondere tale diritto in zone in cui è tutt’altro che scontato e di raggiungere, anno dopo anno, le aree maggiormente toccate dall’analfabetismo.

L’intento è anche proteggere le donne indiane e assicurarsi che i loro diritti siano rispettati. Ed è per procedere in tal senso che AFLIN si impegna costantemente a fornire i mezzi che possano consentire loro di essere consapevoli e indipendenti.

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