Ogni mamma lo sa: non c’è miglior momento per una chiacchierata con i ragazzi che il tragitto in macchina per andare ad un’attività o seduti su una panchina a gustarsi un gelato! Anche per gli educatori è così: devono creare momenti privilegiati per tessere una relazione di fiducia con i bambini a loro affidati su cui poi costruire un Piano Educativo Individualizzato (PEI).

UNA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI PER DARE AGLI EDUCATORI DI CASA BENEFICA LA POSSIBILITÀ DI FARE ANCORA DI PIÙ.

Quel gelato che non c’è” è il nome del progetto che vuole creare le piccole ordinarie, seppur speciali, occasioni tra i bambini e gli educatori di Casa Benefica. Sono bambini che vivono in famiglie difficili, che hanno assistito ad episodi di violenza casalinga, o sono figli di persone con forti lacune genitoriali.

Il desiderio è offrire a questi bambini un momento di serenità, un gelato per l’appunto, insieme a qualcuno che si occupa davvero di loro.

I servizi sociali coprono le spese fisse ma non basta. I bambini hanno bisogno anche di un gelato, una cioccolata calda, un giro in bicicletta, un biglietto per il cinema con un pacco di popcorn. A questo chi ci pensa? Ci pensa Casa Benefica anche perché è in questi momenti di spensieratezza del bambino che gli educatori riescono davvero a svolgere il loro compito.

 

GLI EDUCATORI

Gli educatori specializzati di Casa Benefica, con i servizi sociali, affiancano la famiglia e il bambino allo scopo di potenziare gli elementi positivi già presenti e fare in modo che il minore benefici del diritto a stare con la famiglia.

Dopo aver stabilito insieme gli obiettivi e le tempistiche, l’educatore ha il difficile compito di individuare le attività più adatte da realizzare con ciascuna famiglia. Applica un percorso delineato in precedenza nelle sessioni di studio del caso e che tecnicamente si chiama Piano Educativo Individualizzato.

Per poter creare una relazione di fiducia è importante che l’educatore incontri le persone e condivida con loro esperienze anche semplici come una passeggiata nel parco, una merenda diversa, un gioco insieme. Queste attività, necessariamente, richiedono disponibilità economiche (acquisti per mangiare insieme, spostarsi insieme e provvedere a piccoli bisogni quotidiani). È infatti importante che vengano offerte gratuitamente alla famiglia per creare uno spazio di accoglienza e collaborazione nel progetto individualizzato. Le risorse pubbliche competenti, però, riescono a finanziare solo le azioni di base degli educatori.

Il lavoro degli educatori si svolge a casa, al parco, in strada, in piazza, al bar, nei centri commerciali, ma specialmente in macchina, perché gli spostamenti sono frequenti, indispensabili e diventano occasione per costruire una relazione, guadagnarsi la fiducia, asciugare una lacrima, accogliere racconti ed emozioni.

Dietro ad ogni mossa, parola, atteggiamento dell’educatore ci sono obiettivi chiari, domande da fare, punti da chiarire, informazioni da raccogliere, il tutto nell’informalità di un rapporto che deve essere costruito momento dopo momento.  Specialmente con i bambini, la costruzione di questo rapporto informale è la chiave per entrare in sintonia: un gelato tornando a casa dopo la seduta di psicoterapia o un salto in cartoleria a comprare la gomma che serviva sono momenti preziosissimi. Sono spazi privilegiati in cui i bambini si aprono a confronti autentici ma non solo, danno ai piccoli delle gioie che spesso vengono loro negate da una vita difficile, degli attimi di quotidiana serenità.

 

Con questo progetto aiuti un bambino a vivere un momento di felicità e un educatore a capire come aiutare quel bambino nel modo migliore possibile!

A.P.S.P. CASA BENEFICA

A.P.S.P. Casa Benefica dal 1889 lavora nel solco dei principi del suo fondatore, Luigi Martini, per favorire l’inclusione sociale dei minori, delle donne e delle famiglie che versano in condizioni di disagio sociale ed economico, con l’obiettivo di sostenerli e accompagnarli verso l’autonomia e l’integrazione.

L’Ente, che non ha scopo di lucro, progetta ed eroga servizi educativi e socio-assistenziali sul territorio di Torino e provincia, in collaborazione con le Amministrazioni Pubbliche Locali, Cooperative Sociali, Associazioni di Volontariato e Fondazioni. 

Casa Benefica opera per:

  • prevenire l’emarginazione e il disagio dei minori;
  • promuovere e valorizzare le potenzialità personali e del nucleo familiare;
  • accogliere e supportare nuclei mamma-bambino in condizioni di fragilità per il raggiungimento dell’autonomia;
  • favorire l’attivazione delle persone per raggiungere obiettivi lavorativi e abitativi;
  • dialogare con Istituzioni e società civile per condividere progetti in risposta ai bisogni delle persone.
Via Saluzzo n. 44 10125 Torino (TO)
011.6692897