“Mi chiamo Lorena, mia figlia ha da poco compiuto 18 anni e da quando ne aveva due facciamo parte dell’associazione Occhi per Comunicare. Abbiamo voluto chiamare la nostra associazione Occhi per Comunicare ODV perché i nostri figli speciali non hanno comunicazione verbale e nel loro sguardo, talvolta fugace, racchiudono un’infinità di parole e desideri. Siamo un gruppo di genitori di Roma con figli affetti dalla Sindrome di Angelman, una sindrome rara e difficile da diagnosticare, soprattutto in età neonatale o in primissima infanzia. Crescendo i nostri figli speciali abbiamo conosciuto gli aspetti più complicati legati alla Sindrome di Angelman: il grave ritardo psicomotorio,...

Occhi per Comunicare ODV opera sul territorio romano ormai da diversi anni con l’obiettivo di creare uno spazio inclusivo per soggetti disabili con deficit comunicativi e relazionali, proponendo attività esperienziali e piacevoli utili a rafforzare in modo positivo l’identità di ognuno. Il progetto è rivolto principalmente a bambini e giovani adulti affetti dalla Sindrome di Angelman e patologie similari, ma in questo momento vengono seguite anche persone con Sindrome di Rett, ATR-x, Quadriplegia non specificata, Tetraparesi congenita, Polimicrogiria perisilviana bilaterale congenita con epilessia farmaco-resistente. Esse non consentono lo sviluppo di un linguaggio orale sufficiente ai loro bisogni comunicativi e pertanto l’intervento...

Quando Elisa, all'età di 11 anni, ha varcato le porte della scuola media con il suo zaino nuovo, non immaginava di sentirsi così disorientata da un ambiente che le appariva tanto ostile e spaventoso da dargli l’impressione che quello zaino si appesantisse giorno dopo giorno, non per i libri, ma per il peso di un disagio crescente che si stava annidando nel suo cuore. Così ad Elisa comincia a mancare l’aria: “come si fa a respirare?”, è un pensiero che diventa ricorrente. Mentre i genitori interpretano la sua sofferenza come "troppa sensibilità" o "una fase passeggera", Elisa si inabissa in uno...

CONTESTO DI REIFERIMENTO Gli ultimi studi evidenziano chiaramente che in Italia i giovani stanno soffrendo. L’analisi Censis 2022 descrive una generazione di invisibili, spenti e sfiduciati, sempre più preda di agorafobia, depressione e disturbi dell'alimentazione, che dopo la pandemia guarda con ancora più pessimismo al futuro. Tra i dati più impattanti troviamo: il 48% ha sviluppato una sorta di agorafobia, paura di frequentare luoghi affollati; il 47% si percepisce fragile; il 12,7% abbandona la scuola; il 32% si sente solo, quota che sale al 39% tra i giovanissimi, specie se vivono in piccoli Comuni. Per Eurostat, in Italia ogni anno 110.000 alunni sono...

“Ricordo ancora l’emozione della prima volta sulla neve con l’associazione Sporting Spirit Ski Team Disabili Lombardia APS. Ero impaziente di provare un weekend in montagna con quel team che per un anno intero di ricovero in ospedale avevo visto solo nelle foto in bacheca all’ingresso dell’Unità Spinale. Non avevo timore, nonostante il mio scarso equilibrio, perché vedevo gli organizzatori e gli accompagnatori preparati e volenterosi nell’aiutarmi in tutto. Dopo le prime discese accompagnata ho imparato a gestire da sola qualche curva e da lì non ho più smesso!!! Ogni anno attendo la pubblicazione delle date dei corsi per tornare a mettermi alla...

“Snow Camp” è un progetto che promuove lo sci alpino per adulti, bambini e ragazzi paraplegici, tetraplegici, portatori di spina bifida o affetti da paralisi cerebrale infantile. Lo sci, infatti, è uno degli sport che la persona disabile può svolgere al pari e insieme ai soggetti normodotati. Il progetto nasce dal desiderio di offrire alla persona disabile la possibilità̀ di provare a confrontarsi con un’attività̀ sportiva “estrema”, decisamente differente dagli sport a cui tradizionalmente vengono avviate le persone affette da disabilità. Attraverso questo progetto, lo sci e la montagna vengono vissuti pienamente dalle persone affette da queste patologie, grazie ai momenti di...

"È la mia prima volta in India, mi ritrovo qui dopo una virata a 360°. Mi ritrovo in India dopo decisioni prese, dopo chiusure importanti, dopo tanta stanchezza accumulata. Mi ritrovo in India dopo un incontro fortunato con Emanuela e in questo momento non vorrei essere da nessuna altra parte. Mi sono ritrovata in India per la prima volta e sono qui per respirarla questa India, per sentirla sulla pelle, per ritrovarmela nelle corde più profonde di me. Ho incrociato lo sguardo delle bambine che AFLIN sostiene, sono entrata nelle loro case, ho risposto ai loro sorrisi. Mi sono sentita in imbarazzo, spesso. Mi...

Oltre 600 milioni di indiani (circa la metà della popolazione) provvede ai propri bisogni all’aria aperta. In India, infatti, circa il 70%delle case è sprovvista del bagno. (Dati UNICEF) La mancanza di servizi igienici in India arriva a essere persino un problema di sicurezza per le donne. Come ha dimostrato lo stupro di due minorenni nel 2014, assalite in un villaggio dell’Uttar Pradesh dopo che erano uscite per andare a fare i loro bisogni in un campo. Una pipì può trasformarsi in un incubo. E così, dopo anni a promuovere i benefici igienici dei water, ora gli Stati Indiani e le...

“Carissima Engera, Desidero esprimere la mia profonda gratitudine per l'opportunità che mi avete concesso di collaborare con voi nell'ultimo anno per migliorare l'assistenza sanitaria nelle zone rurali dell'Etiopia. L'instancabile impegno di Engera nel sostenere la nostra comunità Gurage per quasi due decenni, ha dimostrato l'importanza cruciale dell'accesso all'assistenza sanitaria nelle aree rurali. Nonostante la tenacia e la resilienza della nostra comunità, la persistente povertà e le scarse infrastrutture continuano a mettere a rischio la salute materna e infantile. Un momento fondamentale per me è stato il mio recente viaggio a Zizencho. Pur avendone sentito parlare molto, l'esperienza diretta mi ha profondamente colpito. Ho...

Galeya Rogdha è in un piccolo villaggio remoto nella regione dell’Oromia (Etiopia) raggiungibile solo tramite strade non asfaltate, in cui la maggior parte delle persone vive ben al di sotto della soglia di povertà. I bambini della comunità affrontano problemi di salute come parassiti intestinali, malnutrizione e malattie come la malaria. Non vi è alcun servizio ospedaliero nella zona, se non a 35 km di distanza, l’equivalente di cinque ore a piedi. La comunità Gumuz, originaria dell'Etiopia nord-occidentale, è stata sfollata oltre un secolo fa e purtroppo continua a subire gravi discriminazioni soffrendo di problemi di emarginazione. In risposta alla loro...